Data:        24 maggio 2016, ore 20:15
Luogo:      Aula Neue Kantonsschule, Aarau
Relatore:  Prof.ssa Cetty Muscolino
Tema:      Un approccio all’universo delle icone

Quando si parla di icone generalmente si pensa a tavole di legno dipinte e a volte parzialmente coperte da un rivestimento d’argento, ma anticamente le icone potevano essere realizzate in materiali diversi quali bronzo, avorio, argento, smalto, marmo. Il termine greco eikon significa somiglianza e questa nozione biblica di somiglianza si applica all’uomo perché leggiamo nella Genesi (1,27): “Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza.”

Con l’incarnazione in Cristo, stabilita col Concilio di Calcedonia del 451, Dio rivela il suo volto umano e quindi accanto alla parola divina poniamo come veicolo di conoscenza del soprannaturale l’immagine stessa. Giovanni Damasceno nei suoi “Discorsi sulle sante immagini” scrive: “non è alla bellezza divina che si dà forma, poiché non può essere descritta o dipinta, ma è bensì la forma umana che viene rappresentata dal pennello del pittore. Se il Figlio di Dio divenne uomo e apparve in natura d’uomo, perché non si dovrebbe poter fare la sua immagine?”

Le icone occuparono un ruolo fondamentale sia nelle manifestazioni di culto pubbliche venivano portate come labari alle testa degli eserciti, in processione per le vie e i campi al fine di evitare pericoli o per propiziarsi i raccolti- che nell’ambito del culto domestico.

Cetty Muscolino 24.05.2016